Dipinto tempera su carta, realizzato da Remo Brindisi negli anni '70

Ø cm 57 h cm 77

Pittore verista del Novecento, nasce a Roma nel 1918.  I suoi studi artistici lo portano a compiere molti viaggi, visitando città come Firenze, Parigi e Venezia fino a trasferirsi a Milano.  Durante la seconda guerra mondiale fu chiamato a prestare servizio e fu imprigionato dai tedeschi ma, riuscito a fuggire, si rifugiò a Venezia fino alla Liberazione. Tra gli anni ‘40 e ’50 partecipò alle Biennali veneziane ed anche alle Quadriennali romane, con tendenze vicine allo stile informale. Negli anni ’70 fu anche presidente della Triennale di Milano. La sua passione per l’arte lo portò a fondare a Lido Spina, il Museo Alternativo, con lo scopo di raccogliere le opere dei maggiori artisti contemporanei. Ottenne premi e riconoscimenti anche al di fuori dei confini nazionali. I suoi dipinti sono legati a temi di carattere sociale e politico. Durante il ventennio fascista il suo lavoro fu teso a raccontare le colpe e gli orrori che l’animo umano fu in grado di generare. Le sue opere ci parlano ancora di sentimenti personali, interiori, ricordi traumatici che riemergono anche dopo anni come incubi.