Dipinto olio su tela raffigurante una natura morta con fiori, realizzato da Sante Monachesi negli anni '70

Ø cm 73 h cm 83

Sante Monachesi (1910-1991) è stato un pittore e scultore italiano che fu una figura di spicco del movimento futurista nelle Marche.

Nato a Macerata, in Italia, nel 1910, Monachesi completò lì i suoi studi presso la Regia Scuola di Tirocinio. Negli anni '20 iniziò l'attività di intagliatore ed ebanista, realizzando pezzi su disegno proprio e di altri per diverse aziende della provincia. 

Monachesi studiò anche sotto la guida dello scultore Giuseppe De Angelis, realizzando numerose copie in creta di opere di Michelangelo e Medardo Rosso. Nel 1927 lesse l'influente libro di Umberto Boccioni "Pittura Scultura Futuriste", che ebbe un profondo impatto sulla sua direzione artistica.

Alimentato dalla fascinazione per le idee di Boccioni, Monachesi divenne una figura di spicco dell'arte futurista nelle Marche. I futuristi celebravano il dinamismo, la velocità e la tecnologia e le loro opere spesso rappresentavano il movimento e la rottura delle forme tradizionali.

Nel 1931 Monachesi si recò a Roma con gli amici Tano Festa ed Ennio Morlotti. Lì venne esposto al movimento Aeropittura, un ramo del Futurismo incentrato sull'estetica del volo. Frequentò anche lo studio di Giacomo Balla, uno dei principali pittori futuristi.

I dipinti di Monachesi incorporavano elementi sia del Futurismo che del suo background nella scultura. Il suo uso di composizioni dinamiche e linee vorticose rifletteva l'enfasi futurista sul movimento, mentre le sue figure spesso conservavano una solidità scultorea.

Nel 1932 Monachesi fondò il Movimento Futurista nelle Marche. Questo gruppo mirava a promuovere il futurismo nella regione e organizzava mostre ed eventi.

Pur rimanendo interessato al Futurismo, nel corso della sua carriera esplorò anche altri movimenti artistici, come l'Espressionismo. I suoi lavori successivi spesso incorporavano elementi più astratti e una gamma più ampia di colori.

Monachesi muore a Roma nel 1991. Ha lasciato un'opera significativa che ha contribuito a plasmare lo sviluppo dell'arte moderna in Italia.